La presenza di questa roccia millenaria che si staglia contro il cielo orsomarsese è impossibile da ignorare, visto che il suo profilo inconfondibile svetta oltre l’abitato, quando si guarda la Valle dell’Argentino. Il suo nome, pur derivando dal greco ἀρμός (it. armòs), come apprendiamo dal blog di Orsomarso Blues, con il significato di ‘roccia scoscesa’ o ‘cima’, ha nel tempo ispirato suggestive interpretazioni popolari e meritando l’attribuzione di ‘anima lunga’ (oppure l’uomo lungo, come viene riportato dalle carte militari, secondo il blog già menzionato). La definizione di anima lunga si legge anche nella splendida memoria che Divina Lappano ha lasciato nell’articolo pubblicato sul numero 2 (maggio-agosto 2015), anno III, della rivista culturale quadrimestrale Confluenze, dove si ritrova anche il termine dialettale U Crivo ri l’Armilungo (“la rupe dell’anima lunga”). Del resto, neanche a fronte della precisazione etimologica, l’autore del breve articolo di Osomarso Blues dedicato a questo elemento naturale inconfondibile di Orsomarso riesce a sfuggire alle descrizioni suggestive, definendo egli stesso l’Armilungo “una torre slanciata verso il cielo che “sembra scolpita dalla mano di un Ciclope”. Il termine Armilungo lo ritroviamo anche nel titolo dell’antologia, anzi della ‘trilogia’ di Gilda Crispino pubblicata con Europa Edizioni, e anche per l’autrice assume il significato di ‘anima lunga’ (nel senso di ‘generosa’) come da tradizione popolare.
Infine, sul gruppo Facebook Sei di Orsomarso o sei stato a Orsomarso se… è presente anche una poesia dedicata all’Armilungo, che riprende appunto la sua connotazione popolare e ne descrive, in versi, il fascino naturale e la maestosa presenza all’interno della valle e alle spalle del borgo.