I riti di San Giuseppe: “Il Fuoco” (u’ Pajaru) e “L’Invito” (u’ Mmitu)

Nel cuore di Orsomarso, ogni anno rivive una tradizione ricca di storia e spiritualità. La Festa di San Giuseppe, una celebrazione che intreccia i riti religiosi con gli aspetti culturali e di costume, dipinge un quadro vivido delle società agricole e pastorali di un tempo. Questo evento annuale non è solo un’osservanza religiosa; è uno spettacolo di vero spessore culturale che riunisce l’intera comunità, richiamando i ritmi delle stagioni e il senso di appartenenza della sua gente.

Contesto storico della Festa di S. Giuseppe a Orsomarso

La festa di San Giuseppe a Orsomarso è una testimonianza della transizione, senza soluzione di continuità, dalle tradizioni pagane a quelle cristiane. Man mano che il cristianesimo cresceva, non rifiutava la cultura e i rituali pagani precedenti ma, al contrario, li assorbiva e li trasformava. Il cristianesimo, infatti, li ha assorbiti e trasformati, creando riti improntati alla cristianità, rinnovati, che evitavano cambiamenti drastici e potenziali traumi per le popolazioni convertite. Questa intelligente operazione di “transizione” ha permesso di trasportare le pratiche pagane in un contesto religioso, facilitando il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. La festa di San Giuseppe, profondamente radicata a Orsomarso fin dal Medioevo, è un esempio lampante di questa amalgama culturale.

alcuni dei cibi e pietanze de 'u mmitu' di San Giuseppe a Orsomarso
Alcuni cibi e pietanze tipici de ‘U Mmitu’ di San Giuseppe (foto di Pietro Rotondaro)

I riti della festa di S. Giuseppe a Orsomarso

La festa di San Giuseppe a Orsomarso è caratterizzata dall’accensione di un falò, un rituale che simboleggia la purificazione e la rinascita. Quando le fiamme danzano contro il cielo notturno, segnalano la fine dell’inverno e l’inizio di una nuova stagione, con la promessa di raccolti abbondanti e prosperità. Accanto ai falò, la comunità organizza i cosiddetti “Mmiti” o inviti. Questa tradizione prevede che si banchetti con una varietà di cibi, dalla pasta fatta in casa alle fave, ai piselli, ai ceci e alle lenticchie. ‘U Mmitu‘ è più di un semplice pasto comunitario: è una dimostrazione di ricchezza e benessere, un esorcismo rituale contro i pericoli incombenti di carestia e miseria.

La festa prevede anche la preparazione del pane, un simbolo umile ma profondo della provvidenza. Questo pane, preparato con cura e riverenza, viene distribuito al termine della funzione religiosa, un gesto che incarna i valori della solidarietà e della carità cristiana.

La tradizione del Pajiaro a Orsomarso

il pajaru per il Falò di San Giuseppe a Orsomarso
Un’immagine de ‘u pajaru’ per il Falò di San Giuseppe (foto di Christoph Heylen)

A Orsomarso, la festa di San Giuseppe si intreccia anche con la tradizione del Pajiaro, un grande falò acceso alla vigilia del giorno di San Giuseppe. Il Pajiaro va oltre il semplice spettacolo della pira ardente: è il simbolo del sole e dell’immortalità, che incarna qualità come il coraggio, la forza, la passione e la determinazione. L’intera comunità, dai più giovani ai più anziani, partecipa alla preparazione del Pajiaro, rendendolo un vero e proprio impegno comunitario.

Le scuole locali svolgono un ruolo importante nella tradizione del Pajiaro. Gli studenti sono incoraggiati a depositare nel falò riflessioni scritte su temi come la guerra, la violenza, l’odio e l’immigrazione. Questi pensieri, consumati dalle fiamme, simboleggiano il desiderio collettivo della comunità di creare pace, comprensione e unità.

le fiamme del Falò di San Giuseppe a Orsomarso
Un’immagine del Falò di San Giuseppe a Orsomarso (foto di Vulgo Minervini)

La festa di San Giuseppe oggi

Oggi, la festa di San Giuseppe continua a occupare un posto speciale nel cuore degli abitanti di Orsomarso. È molto più di una semplice tradizione; è un filo conduttore vibrante nel tessuto sociale della comunità. La festa è un potente strumento per creare un legame tra le persone, preservare la cultura e instillare un senso di appartenenza e di apprezzamento per il patrimonio culturale. È un momento in cui la comunità si riunisce non solo per celebrare un santo, ma anche per riaffermare la propria storia, i propri valori e le proprie speranze per il futuro.

La festa di San Giuseppe a Orsomarso è una tradizione viva, una celebrazione sentita che unisce il passato e il presente, il sacro e il profano. È una testimonianza della forza duratura e della resilienza di una comunità che, anno dopo anno, si riunisce intorno ai falò e alle tavole imbandite, onorando un santo e celebrando la vita stessa. 

Nelle fiamme tremolanti dei falò, nei pasti condivisi dei Mmiti e nelle umili pagnotte di pane, lo spirito di Orsomarso prende vita. La festa di San Giuseppe non è solo un rituale: è un riflesso dell’identità collettiva della comunità, una celebrazione del patrimonio comune e un faro di speranza per il futuro. 

Mentre i falò illuminano il cielo notturno e l’energia profonda sprigionata dal rito riempie l’aria, la Festa di San Giuseppe continua a essere un punto di incontro per le anime di questo luogo, che lo vivono intensamente. È una tradizione che ha superato la prova del tempo, una celebrazione che continua a risuonare con i ritmi delle stagioni e l’impegno generoso della comunità. E finché i falò bruceranno e i Mmiti continueranno, lo spirito di San Giuseppe continuerà a vivere nei cuori degli abitanti di Orsomarso.

(Un grazie di cuore a Maria Russo per le dettagliate e preziose informazioni su queste tradizioni)